Piazza delle Erbe
Anno su anno, l'uno nell'altro fuso,
calda di sentimento, viva, nell'istante
in cui la guardo, sorge la piazza.

Immote le colonne incandescenti
sfumano, e agli occhi miei
inesauribili immagini rinserra il foro.

Stempera l'aria un iridio di toni
che dai banchi pingui
scagliano i frutti.

Le voci che s'alternano a imbandire
chiari richiami e grida nel verziere
sembrano scaturire dalla fonte
ove colombi grigi cessano i voli.