Làsciati, come a un sonno addormentare

Làsciati, come a un sonno addormentare...
Neppure senti, con le mani,
dure di contadino, le mie che premo.
E non respiri.
Seguita solo il cuore a martellare, calmo.
Secche sulle labbra le parole ardono,
fuochi fatui,
su un muro che non si abbatte.
Non si aggiunge altro soffrire
alla tua lotta.
A tratti manchi.
Come uccello prova, dalla roccia,
un volo, cadendo.
E poi ripiglia il cielo